Ovviamente il titolo è un po’ provocatorio soprattutto in questo tempo dove la maggior parte delle persone che lavorano da casa sono sovrastate da un flusso lavorativo quasi ininterrotto, per cui pensare al proprio benessere è quasi anacronistico.
La maggior parte dei professionisti, impiegati e manager che ascolto nel mio lavoro di Coach, raccontano di non avere quasi più il tempo di alzarsi dalla sedia e quelle benefiche pause davanti alla macchinetta del caffè sembrano appartenere ad un’epoca lontana.
Si mangia, quando si riesce, davanti al computer fra una email e l’altra; lo smart working se da un lato può realmente contribuire a raggiungere quell’agognato equilibrio fra vita personale e vita lavorativa, dall’altro può essere vissuto come un tempo di lavoro continuo, senza argini, senza stacchi.
Lavorare a casa quindi richiede ancora più attenzione al proprio benessere mentale e fisico.
Secondo gli studi più recenti della neurobiologia, il benessere mentale dipende sia dal modo con cui ci relazioniamo con il mondo e gli altri, e sia dallo stato del nostro cervello che è strettamente connesso con il corpo.
Grande responsabilità per il benessere mentale è attribuita alla neocorteccia prefrontale che costituisce il nostro cervello più “giovane” in grado di favorire l’integrazione e l’equilibrio con le altre parti come il sistema limbico sede delle emozioni e quello rettiliano, il più antico, sede degli impulsi reattivi di attacco-fuga-congelamento.
Nella neocorteccia troviamo le nostre funzioni esecutive, preziose alleate per affrontare situazioni nuove e attuare comportamenti consapevoli e mirati.
In cosa consistono?
In un set di abilità mentali indispensabili che ci permettono di pianificare e attuare progetti finalizzati al raggiungimento di un obiettivo; inoltre regolano le nostre emozioni e modificano il comportamento in caso di necessità, per adeguarlo a cambiamenti nel contesto.
Grazie a queste funzioni organizziamo il nostro tempo, processiamo le informazioni in modo da portare a termine con efficacia un determinato compito e soprattutto restiamo focalizzati e concentrati. Insomma senza il buon funzionamento della nostra neocorteccia è come possedere una meravigliosa Ferrari e non avere la patente di guida. Infatti, se questo meccanismo non è ben oliato, rischia di andare in tilt compromettendo soprattutto l’equilibrio emotivo. E allora perdiamo il contatto con noi stessi e rischiamo di agire in maniera impulsiva, irrazionale mettendo in atto comportamenti deleteri per noi e per chi ci sta intorno
E questa è una delle possibili conseguenze del lavorare a casa.
Non staccare mai dal lavoro, non riuscire a gestire il flusso delle scadenze, non riuscire a vivere gli spazi affettivi, sociali e di riposo, non arginare l’invasione totalizzante delle tecnologia, compromette seriamente l’equilibrio psicofisico.
SUGGERIMENTI PER UNA MENTE SANA
Un prezioso suggerimento arriva da Daniel Siegel, indiscussa autorità nel campo della neurobiologia, che ha individuato, testandone la validità scientifica, una serie di attività fondamentali in grado di promuovere il benessere mentale. Ha quindi creato “Il menu della mente sana”.
Di cosa si tratta? Di un immaginario piatto di portata con sette principali elementi “nutritivi” distribuiti nel tempo.
Eccone una breve sintesi[i]:
- Tempo della concentrazione: tempo durante il quale si presta particolare attenzione ad un’unica attività. Infatti, quando mettiamo tutta la nostra concentrazione e interesse su una cosa alla volta, si attivano alcuni circuiti cerebrali che rilasciano in tutto il corpo sostanze neurochimiche in grado di favorire la neuroplasticità; prestare attenzione in maniera focalizzata può avere una funzione preventiva e positiva per il nostro benessere mentale
- Tempo del gioco: tempo dedicato ad attività spontanee, ludiche e creative. Con la giocosità nutriamo la nostra immaginazione, sviluppiamo nuovi modi creativi e insoliti di entrare in relazione in modo spontaneo, dove gli esiti non sono diretti ad uno scopo ben preciso. Giocare ci mantiene vitali ed energici in salute sperimentiamo un modo più libero di vivere le interazioni e di collaborare con mente aperta, non giudicante.
- Tempo della relazione: tempo in cui si crea un’unione con gli altri e con la natura. Saper Intrattenere relazioni positive è stato dimostrato avere un forte impatto sulla salute, la longevità, la felicità e la saggezza. Il tempo della relazione include anche il nostro rapporto con la natura; entrare in contatto ogni giorno con la natura pur nei limiti della situazione che in quel momento viviamo, aumenta il benessere mentale. Se siamo in uno spazio urbano, anche aprire la finestra del luogo dove lavoriamo e osservare le nuvole, i terrazzi con le piante, meglio ancora coltivarne di proprie, ci riporta ad un senso di appartenenza con l’ambiente che ci circonda essenziale per il benessere mentale.
- Tempo del movimento: tempo dedicato all’attività fisica, se possibile di tipo aerobico. Oramai sappiamo che il movimento attivo del corpo favorisce una sana plasticità cerebrale. Con la vita sedentaria ancora più esasperata per chi lavora in casa, tendiamo a considerare il corpo solo come un mero contenitore della nostra mente rischiando di contrarre dei fastidi fisici che possono sfociare in veri e propri disturbi cronici. Un semplice movimento da fare tutti i giorni? Alzarsi dalla sedia e fare qualche passo anche da una stanza all’altra per sentire e riprendere il contatto con il proprio corpo
- Tempo dell’interiorità: tempo dedicato alla riflessione interiore su sensazioni, immagini, emozioni e pensieri. Come afferma Siegel: “il tempo dell’interiorità è per il cervello ciò che l’esercizio fisico è per il corpo, un “allena-mente”, un training mentale essenziale che può rafforzare l’empatia e migliorare le relazioni interpersonali, come è stato dimostrato in svariati studi”
- Tempo dell’ozio: tempo dell’attenzione aperta, non diretta ad uno scopo specifico. Ritagliarsi un tempo non “produttivo” in cui rilassarsi e semplicemente “essere” può contribuire notevolmente al nostro benessere. Questi momenti di “vuoto fertile” consentono al sistema nervoso sempre in costante attività di ricaricarsi. Concedersi di momenti di sano ozio anche nelle più pressanti giornate lavorative in realtà ci aiuta ad essere più produttivi e consapevoli
- Tempo del sonno: shhh. Oramai numerosi studi ci dicono che la memoria, la nostra prestazione professionale, la capacità di apprendimento, migliora grazie alle ore di sonno che ci permettono di elaborare ciò che viviamo durante il giorno e di recuperare energia sia fisica che emotiva
Questo ricco piatto dovrebbe essere consumato quotidianamente e diventare una buona abitudine. Per iniziare fin da subito ad organizzare il vostro personale menu, vi lanciamo una domanda: Oggi, in che modo volete assumere i sette nutrimenti del vostro menu per una mente sana?
Articolo scritto da Fabia Bergamo responsabile area Coaching di Nuovi Inizi
[i] Sintesi tratta da: Daniel Siegel, Mappe per la mente. Giuda alla neurobiologia interpersonale, Ed Raffaello Cortina, Milano 2014