“Ricomincio da tre”, recitava il titolo di un film indimenticabile dell’ancor più indimenticabile Massimo Troisi. Oggi parole come, ricominciare, ritrovarsi, riprogettare corrono sui social, nei discorsi fra amici e colleghi.
“Ricomincio da tre” sintetizza il giusto atteggiamento per vivere la forte discontinuità e incertezza della fase di transizione che questo tempo di oggi impone; attingere dal proprio passato per riorganizzare il presente con una rinnovata progettualità futura E questo è ancor più vero nel lavoro.
Abbiamo imparato che nulla è lineare; ci sono fratture, rotture improvvise che ci costringono a mettere la vita e il lavoro in una nuova prospettiva.
La frammentarietà del lavoro ora è resa più eclatante dal momento presente con conseguenze che si riflettono sulle persone, minandone il senso di autostima e di autoefficacia.
Oggi, per molti di noi, il lavoro non esiste più o il modo di lavorare conosciuto non funziona più.
E quindi?
Come gestire questa transizione costellata da cambiamenti professionali, senza perdere la propria identità sociale, dignità e senso del Sé?
Come trovare un ancoraggio per non vivere una “vita da scarto”[1]? Come ritrovare energia e risorse soprattutto interne per riaffacciarsi al mercato del lavoro?
In questa fase caratterizzata fra ciò che c’era e ciò che sarà, lo strumento del Career counselling narrativo può rappresentare una possibile risposta perché integra l’approccio pragmatico dell’orientamento professionale al metodo narrativo che permette di dare senso alla propria storia personale.
Lo scopo del Career counselling narrativo è duplice; da un lato coinvolgere il cliente/narratore a tessere una più ampia storia della propria vita e del percorso lavorativo per avere una visione più aperta e recuperare fiducia nel futuro, dall’altro rafforzare il senso di autoefficacia per diventare il personaggio principale della propria storia.
Secondo il pensiero dello psicologo americano Jerome Bruner, noi viviamo le nostre vite secondo le storie che raccontano su di noi e che noi raccontiamo su noi stessi.
Possiamo raccontarci che siamo poco costanti perché sentiamo di avere più vocazioni professionali oppure che non ci sentiamo competenti perché abbiamo passato molta parte della nostra vita a colmare lacune incolmabili e non a valorizzare ciò che abbiamo e che sappiamo fare.
Il Career counselling narrativo è un metodo che accompagna i clienti a vivere la fase di transizione attraverso due processi: decostruzione e costruzione.
Come si procede?
Il Career counsellor aiuta il cliente a decostruire quegli elementi della sua narrazione distruttivi (“non sono capace di..”), inibenti (“sono troppo emotivo per parlare in pubblico..”), limitanti (“oramai sono fatto così…”), e che hanno logorato i pensieri (“è troppo faticoso rimettersi in gioco…”), e i comportamenti (“meglio fare un passo indietro al lavoro, non ne vale la pena…”).
Nella seconda fase facilita il cliente a ricostruire nuove storie e modelli che risultino maggiormente potenzianti e appropriati.
In che modo?
Si lavora insieme per rintracciare i punti di forza che hanno costellato il proprio percorso professionale, le risorse dimenticate o inespresse, il tema vocazionale che come un fiume carsico ha attraversato affiorando qua e là il percorso di vita.
Le persone che richiedono colloqui di Career counselling narrativo hanno sempre una storia da raccontare, ricordi del passato che desiderano trasformare per crescere e scrivere un nuovo capitolo della propria storia che possa infondere coraggio e fiducia verso il futuro.
Volete iniziare a rintracciare il vostro tema vocazionale?
Ecco alcune domande per ritrovare le storie che vi hanno affascinato nel passato. Non abbiate fretta; concedetevi il lusso di dedicarvi tempo per ritornare indietro con la memoria:
- Con quale personaggio o eroe della storia mi sono identificato nelle varie età della mia vita?
- La mia immagine degli eroi si è evoluta da una storia all’altra?
- Che cosa mi rivelano queste storie riguardo alla evoluzione dei miei valori, delle scelte dei miei modelli, delle mie credenze, dei miei rapporti con gli altri?
Bene, avete fatto il vostro primo passo per riprogettare una nuova storia, ricominciando…. da tre
Articolo scritto da Fabia Bergamo responsabile area Coaching di Nuovi Inizi
[1] Zygmunt Bauman, Vite da scarto,ed. Laterza, Bari 2004